Cookie Consent by Free Privacy Policy website #PedraliPalaceofWonders al Salone del Mobile.Milano 2019
aprile 23, 2019 - Pedrali

#PedraliPalaceofWonders al Salone del Mobile.Milano 2019

Le nuove collezioni #pedrali danno vita ad un Palazzo delle Meraviglie tutto da scoprire

Dal 9 al 14 aprile Pedrali presenta le sue nuove collezioni alla 58esima edizione del #salonedelmobile.Milano attraverso uno speciale allestimento realizzato dallo studio milanese Calvi Brambilla dal nome #PedraliPalaceofWonders (Padiglione 10, Stand B19-C28).
L’azienda italiana leader nella produzione di
arredi dal #design contemporaneo per gli spazi pubblici, l’ufficio e la casa, alla sua 31esima partecipazione all’appuntamento internazionale del #design più importante al mondo, presenta dieci nuove collezioni realizzate in metallo, legno, materiale plastico e imbottito, frutto di una ricerca rigorosa e di collaborazioni con designer italiani e internazionali. Una storia di imprenditoria familiare cominciata 56 anni fa, che ha permesso a #pedrali di sviluppare una filosofia 100% made in Italy che si concretizza nel controllo dell’intera filiera produttiva, che avviene all’interno delle sue due sedi: l’headquarters di Mornico al Serio (Bergamo) e lo stabilimento di Manzano (Udine), inaugurato quattordici anni fa, che proprio quest’anno vedrà la conclusione dell’ampliamento della sua unità produttiva.

Il “Palace of Wonders” #pedrali è contemporaneo, dallo stile elegante e minimale. Il visitatore scopre, passo dopo passo, le stanze che si susseguono, ambienti reali il cui mood è suggerito proprio dai prodotti che trovano spazio al loro interno. Una scenografia volta a raccontare contesti d’uso differenti attraverso nove set che si snodano attorno ad una corte centrale di forte impatto.

Lo stand, su un’area di 800 mq, è un volume unico di stampo fortemente architettonico, caratterizzato da tagli longitudinali con angoli di 45 gradi, che creano una continuità visiva tra esterno ed interno, permettendo al visitatore che percorre i corridoi di fare capolino e avventurarsi alla scoperta di questo “Palace of Wonders”.
Un
ingresso maestoso e imponente viene riproposto anche all’interno della corte centrale, dando vita ad uno spazio monumentale raffinato ed elegante, valorizzato ancor più dall’utilizzo di colori neutri che contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e calda, proprio come quella che si respira nei palazzi contemporanei.

Attraverso la realizzazione di questo scenografico palazzo, Fabio Calvi e Paolo Brambilla hanno voluto rendere omaggio alle “meraviglie” presentate da #pedrali. Queste nuove collezioni, grazie al carattere e alla versatilità che le contraddistingue, danno vita a nove ambientazioni il cui styling è curato da Elena Mora: il ristorante di un hotel, un ristorante urbano, uno spazio living, una biblioteca, una sala da pranzo, un bistrot, una terrazza, un ufficio e una sala riunioni.

Trait d’union di tutte le scene è uno stile grafico, caratterizzato da attenzione e cura per i dettagli.

All’interno del #pedrali Palace of Wonders ognuno di questi “frames of life” si carica di valore evocativo inserendo nelle composizioni un tratto che si discosta dalla realtà: la narrazione pare infatti sospesa. Ogni scena viene interrotta da un vero e proprio stacco della composizione che lascia spazio alla componente razionale e didascalica. Gli elementi stessi presenti sulla scena, dal pavimento, alle pareti, fino agli oggetti decorativi vengono tagliati. L’obiettivo è quello di porre in primo piano il prodotto.

Le diverse scene si configurano attraverso i contrasti tra oggetti classici, retaggio di una storia profondamente radicata nell’immaginario collettivo, ed elementi che si muovono all’interno della sfera del surreale, andando a creare quel ritmo narrativo capace di sorprendere e mantenere viva l’attenzione.
Questa
dicotomia contribuisce a porre in risalto i nuovi prodotti presentati al #salonedelmobile.Milano, che si connotano come veri protagonisti, muovendosi su un palcoscenico e diventando il filo conduttore dell’intero allestimento.

Sono dieci le novità presentate dall’azienda che, unite ad alcune delle sue più iconiche collezioni, vanno a caratterizzare il Palazzo delle Meraviglie.

Gli arredi #pedrali contribuiscono a delineare ambienti eleganti e raffinati, come i ristoranti più rappresentativi del panorama internazionale. Ed è proprio questo l’ambiente che viene creato all’interno della stanza dedicata: uno spazio raccolto e minimale caratterizzato da tonalità neutre di gusto nord-europeo associate ad un concetto di eleganza e semplicità classica italiana, suggerita da medaglioni e bassorilievi in gesso appesi alle pareti. Protagonista della composizione è Héra, la poltrona disegnata da Patrick Jouin che concretizza il concetto di leggerezza unendolo a quello di comfort e avvolgenza. Vero protagonista di questa seduta è il legno, materia prima naturale per eccellenza, che il noto designer francese sceglie di salvaguardare, donandogli una forma fluida estremamente delicata e pura.

Un’altra stanza rappresenta invece un ristorante urbano. L’architettura sviluppatasi su due livelli è semplice e, attraverso la scelta di elementi quali il pavimento e la boiserie, richiama il contesto che ha ispirato la sua protagonista: la collezione Jamaica di CMP Design. A suggerire questa seduta è infatti l’omonimo e celebre Bar di via Brera a Milano, ritrovo di intellettuali e artisti del secolo scorso. La collezione Jamaica diventa pertanto espressione di convivialità creativa. E’ modernista e guardando con ironia alla tradizione reinterpreta le forme storiche del passato. La combinazione di materiali diversi come il legno, il metallo e l’imbottito raccontano quel “savoir faire” tutto italiano che rappresenta uno dei punti di forza di #pedrali.

La soluzione ideale per arredare uno spazio living, anche in un contesto domestico, è rappresentata dalla collezione Buddy di Busetti Garuti Redaelli, dal #design amichevole e rassicurante, che quest’anno si arricchisce di un confortevole divano a due o a tre posti. Grazie alla combinazione di quattro diverse densità di schiumato poliuretanico e al supporto di cinghie elastiche, il divano Buddy è morbido e confortevole. All’interno del set, l’accoglienza suggerita dalle forme e dai volumi della collezione e dal tradizionale pavimento a spina di pesce emerge per dicotomia grazie all’utilizzo di elementi classici reinterpretati, come la colonna in colore blu laccato e i suppellettili che ricordano i quadri di Giorgio Morandi, ma proposti in colori accesi.

La nuova collezione di sedute Folk, di CMP Design, diventa la chiave di lettura del set che rappresenta una biblioteca. Il carattere amichevole di questa seduta, il tepore del frassino, le sue dimensioni compatte, le linee morbide e umane sembrano trasmettere l’idea di sedia in un linguaggio universale. L’atmosfera rivela quella componente surreale che è presente in tutti gli spazi del Palace of Wonders. Si ricorre a elementi classici, caratteristici di un ambiente dedito alla lettura e alla concentrazione: ci sono le scaffalature con i libri alle pareti, la scala per la loro consultazione e i busti. Tuttavia la scala è stilizzata e di un vivace color rosso, i libri ordinati per cromia e i busti emergono in modo deciso sulla parete color blu elettrico.

Prosegue la fortunata collaborazione con il designer catalano Eugeni Quitllet, i cui prodotti sono protagonisti di due ambienti di ritrovo, fulcro di vita quotidiana: una sala da pranzo sofisticata e un bistrot di ispirazione parigina. Nella sala da pranzo i colori accesi della tappezzeria e le tre declinazioni di blu delle architetture (soffitto, tendaggio e fondale), contrastano con la tradizione arcaica, quasi familiare, dei piatti in porcellana appesi alle pareti. Al suo interno viene presentata Soul, la poltrona nata dal desiderio di ricorrere a metodi tradizionali sfruttando al tempo stesso la tecnologia, permettendo a tradizione e innovazione di evolvere insieme. A completare la scena, il tavolo Babila e la nuova collezione di lampade a sospensione Tamara, disegnate da Basaglia Rota Nodari.

Il bistrot è un ambiente caratterizzato da un’atmosfera informale e raccolta. Al suo interno, tavoli e sedie sono collocati sia nel dehor, caratterizzato da una pavimentazione a Ceppo di Gré che richiama proprio uno spazio outdoor, sia nello spazio interno. I due livelli comunicano tra loro attraverso la classica vetrata, che permette ai commensali accomodati all’interno del locale di avere una visione diretta sul marciapiede antistante, in questo caso stilizzata con profili e tenda color rosso acceso. Soluzione ideale per dare continuità a spazi indoor e outdoor è Remind, l’innovativa poltroncina in polipropilene disegnata da Eugeni Quitllet che riprende le curve morbide e sinuose delle sedie in legno della seconda metà del XIX Secolo. I tavoli Elliot, di Patrick Jouin, con le loro forme organiche ed eleganti, completano la composizione.

Presentata in occasione del Salone 2019, una speciale versione di Remind permette di liberare il proprio estro creativo attraverso la decorazione e personalizzazione dello schienale applicando piccoli pixel colorati.

Lo spazio di dimensioni maggiori ospita una bellissima terrazza mediterranea moderna con il pavimento in cotto e le anfore. L’atmosfera quasi fiabesca è suggerita dalla luce a gradienti del tramonto all’orizzonte, che crea una profondità di forte impatto emotivo. Questo è il set ideale per presentare Tribeca di CMP #design, che trae ispirazione dalle classiche sedute da terrazza degli anni Sessanta realizzate in metallo e intreccio. La collezione si arricchisce ora di due nuove sedute lounge: una poltrona e un divanetto a due posti, che ne conservano il tratto fresco e dinamico. Un’ambientazione resa ancor più tenue e sofisticata dalla presenza del lettino da sole Reva di Patrick Jouin e dalla luce di Giravolta, la lampada wireless per outdoor di Basaglia Rota Nodari che riprende le forme delle lanterne di un tempo.

Le due sale dedicate al mondo ufficio sono delineate in modo delicato, come da una singola pennellata capace di mettere in luce le loro identità. La sala meeting, con le pareti in noce e le vetrate anni Settanta, si contraddistingue per il suo carattere autorevole, rigoroso ed elegante, capace di trasmettere solidità, proprio come gli arredi che la connotano. Il nuovo tavolo Elinor, di Claudio Bellini, riprende le linee morbide e sinuose della poltrona direzionale omonima, proponendo una nuova percezione dello spazio. La base rivestita in pelle, costituita da due elementi sagomati, consente una modularità capace di definire svariate configurazioni e dar vita a risultati estetici differenti.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare