Cookie Consent by Free Privacy Policy website Zuccon firma SD96 e SL96 asymmetric, i due Sanlorenzo destinati a lasciare il segno
giugno 01, 2019 - Zuccon

Zuccon firma SD96 e SL96 asymmetric, i due Sanlorenzo destinati a lasciare il segno

Ancora una volta la collaborazione tra Sanlorenzo e lo studio romano guidato da Martina e Bernardo Zuccon dà vita a nuove suggestioni e lancia due proposte inedite, frutto dell’attenzione verso nuovi scenari di vivibilità a bordo.

SD96. Linee esterne progettate da Bernardo Zuccon e interni firmati Patricia Urquiola, si tratta dell’entry level della linea di #yacht semidislocanti SD di Sanlorenzo, ispirati alle linee dei transatlantici degli anni ’30, di cui ripropongono quel preciso concetto di eleganza.

Durante la conferenza Bernardo Zuccon ha raccontato così questo progetto, ricco di suggestioni e spunti interessanti, a metà strada tra tradizione e futuro: “Il mondo delle navette è affascinante, romantico quanto complesso perché legato a un uomo che sceglie di vivere a lungo il mare, un uomo per il quale il tempo non è un limite ma un lusso e per questo ha bisogno di spazi e opportunità spesso superiori rispetto a imbarcazioni di pari dimensioni ma tipologicamente differenti. Ho lavorato su questo aspetto, consapevole del fatto che c’è un’importante eredità da rispettare, un’immagine cresciuta e consolidata nel tempo che deve essere il motore principale per definire cosa accadrà nel futuro. Il mercato oggi impone di riscrivere alcuni equilibri tipologici in nome di una nuova richiesta di volumi e funzioni, pertanto #SD96 non si è limitato a conservare ma a ricercare nuovi scenari dove la possibilità di sfruttare la trasformabilità degli spazi arricchisce l’esperienza di chi vivrà la barca. In questo progetto ci sono ambienti che cambiano e si adattano alle diverse necessità quotidiane. L’imbarcazione, chiusa ed ermetica quando deve affrontare il mare, una volta alla fonda si apre per offrire all’armatore la possibilità di ottimizzare la qualità della vita di bordo, rispondendo al bisogno di vivere il proprio tempo nelle condizioni ideali. Questo lavoro è stato portato avanti senza perdere mai di vista due aspetti determinanti: l’equilibrio volumetrico dei segni, che contribuiscono ad armonizzarne le proporzioni, e il rispetto dell’immagine del marchio, così radicata, indispensabile e solida.