Cookie Consent by Free Privacy Policy website Didonè Comacchio Architects per lo stand di Lapitec a Cersaie 2021
settembre 29, 2021 - Lapitec

Didonè Comacchio Architects per lo stand di Lapitec a Cersaie 2021

Il concept progettuale diventa interpretazione del Palazzo della Civiltà Italiana e racconta le performance e le possibili applicazioni della pietra sinterizzata.

Così come il #lapitec nasce come evoluzione del materiale che ha costruito la storia dell’architettura e del #design nei secoli, lo stand che l’azienda presenta a #cersaie 2021 diventa un tributo ad uno degli edifici simbolo della nostra cultura. Per disegnarlo, lo studio Didonè Comacchio Architects ha tratto ispirazione dal Palazzo della Civiltà Italiana, il monumento razionalista che nell’area dell’EUR, a #roma, si configura a partire da una successione di colonne e archi, tutti uguali tra loro. La purezza delle linee, i pieni e i vuoti, i semicerchi del “Colosseo quadrato” e la sua finitura, ispirano il concept espositivo curato dai due giovani architetti di Vicenza per enfatizzare l’estetica e le proprietà della pietra sinterizzata: le lastre, in grandi dimensioni fino al formato di 3365x1500 mm, la raffinatezza delle sue nuance naturali e della sua trama superficiale - disponibile in otto diverse texture - e la possibilità di lavorare facilmente il materiale con tagli, incisioni e fresature trovano nel progetto la loro migliore espressione.

Nel linguaggio ‘classico’ del padiglione - fatto di rapporti simmetrici, armonia e ordine compositivo -, è contenuta l’identità di #lapitec e la sua capacità di offrirsi quale materiale dal contenuto tecnologico e performante, con un aspetto ‘naturalmente italiano’, richiamato anche dal payoff aziendale. Frutto di una miscela di minerali 100% naturali senza additivi chimici, resine o derivati del petrolio e di un processo industriale coperto da 25 brevetti, la pietra sinterizzata rievoca infatti anche al tatto il materiale lapideo mentre la sua colorazione, nelle scale dei bianchi, beige, marroni, grigi o neri, è una diretta conseguenza della composizione.

Lo stand è un percorso narrativo delle colorazioni, delle finiture e delle possibili applicazioni del #lapitec in un’atmosfera che ripercorre l’idea di un nuovo monumento contemporaneo: sono presentate le tre diverse collezioni - Essenza, Arabescata e Musa, con le sue nuove nuance - che diventano ora pavimentazione, ora pareti, ora infine arredi come banconi, fino a costruire una grande area SPA, che racconta di come la pietra sinterizzata possa entrare a contatto diretto con l’acqua grazie alla sua superficie priva di porosità e alla resistenza a umidità, sbalzi termici e temperature estreme. Al centro dello spazio, il bancone è caratterizzato da una base in pietra sinterizzata lavorata, che mette in luce la sua particolare caratteristica ‘a tutta massa’ e quindi identica in ogni punto, e da un top dove è integrato #lapitec Chef, l’induzione nascosta che l’azienda veneta presenta ora dopo anni di sperimentazione e ricerca, in collaborazione con l’Università di Padova.

Dalle tradizionali superfici per indoor e outdoor, che comprendono anche facciate ventilate in finitura Meridio, novità #cersaie 2021, all’utilizzo nel mondo arredo, bagno e #cucina, fino a giochi astratti nei vari spessori di 12, 20 e 30 mm: il progetto firmato da Didonè Comacchio rivela l’intero l’universo #lapitec, un universo senza tempo e naturalmente italiano.    

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