Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lema al Salone del Mobile
aprile 14, 2016 - Lema

Lema al Salone del Mobile

Accoglienza e convivialità, relax e calore: sono le parole che meglio caratterizzano il delicato universo creativo di #lema.

Un marchio che da sempre si contraddistingue per l’approccio progettuale leggero e décontracté. I colori, i materiali e soprattutto le loro combinazioni danno vita ad arredi raffinati, dove l’eleganza delle forme incontra la ricercatezza delle finiture: interpretazioni contemporanee di uno stile di vita, quello mediterraneo, essenza del made in Italy.

Prima realtà italiana a proporre sistemi modulari su misura per la zona giorno e notte, grazie al profondo know-how tecnico, Lema ha saputo rinnovarsi ed evolversi in oltre 40 anni di storia costruendo una proposta completa per la casa, dall’eleganza innata che, oltre ai sistemi, include sedute, imbottiti, tavoli, madie, letti e complementi. Da alcuni anni infatti il brand si racconta attraverso un lifestyle sofisticato e contemporaneo: è la casa Lema, luogo dove il #design entra in punta di piedi, sposando uno stile di vita lontano dal clamore e dalla pretenziosità; rifugio, libero dalle costrizioni, dall’atmosfera vissuta, che favorisce la tranquillità e la condivisione delle emozioni. Una precisa scelta di gusto che #lema persegue fin dagli inizi essendo riuscita a coniugare il sapere artigiano con le tecnologie industriali più all'avanguardia. Trasformare la manualità in processi altamente meccanizzati ha consentito al marchio di offrire un prodotto sempre unico, adattabile e su misura, ma con i pregi di una moderna produzione seriale, mantenendo la cura per il dettaglio che si ottiene solo con il lavoro dell’uomo. Proprio da questa filosofia sono nati i prodotti che hanno reso #lema leader nel su misura: dal sistema Selecta al programma Armadio al Centimetro e alle cabine armadio.


La casa #lema al #salonedelmobile 2016 riconferma, attraverso la grazia del disegno e le ricercate finiture delle nuove proposte, la consueta discrezione del suo linguaggio. Un lessico creativo delicato,ricco di una semplicità intesa nella sua accezione più alta, con colti rimandi alla cultura del progetto e inaspettati colpi di scena dati da elementi di rottura, solo apparentemente discontinui nello stile, che ne amplificano il carattere. Nuovi evergreen, ognuno definito da un preciso carattere ma tutti legati da una comune suggestione che trae spunto da un’originale reinterpretazione di tratti stilistici tipici degli anni cinquanta e sessanta, con uno sguardo del tutto contemporaneo.

Arredi e complementi firmati da nomi noti del #design internazionale accanto alle creazioni di progettisti emergenti, a sottolineare la capacità aziendale, unicum nel mondo dell'arredo, di convogliare i diversi approcci progettuali in una collezione articolata ma sempre coerente. A rimanere impressi non sono solo i singoli pezzi ma il loro insieme, offrendo inediti spunti estetici per case che non temono l’emozione nello svelare il loro carattere più intimo. Alla base la costante ricerca che approccia le tendenze dell’abitare, anticipando e superando le aspettative della clientela con collezioni che affascinano per il personale carattere, sempre pertinente con la quintessenza del brand. Anche quest’anno il tipico e lieve approccio al #design e alla decorazione di #lema si ritrova negli eleganti tessuti, nei velluti dalle texture carezzevoli e nei morbidi pellami, tutti proposti in una raffinata palette cromatica: i grigi e i beige incontrano l’intensità del blu e del verde e l’energia del rosso granata. I legni sono materici, con venature che ne esaltano la naturalità come il rovere termotrattato, contrapposto alla luminosità del nuovo rovere grigio. Finiture bronzate dall’effetto vissuto caratterizzano i metalli: particolari processi di verniciatura fissano il colore in profondità donando ai pezzi una rotondità particolare, caldi e lussuosi dettagli di stile senza mai abbandonare la pulizia formale di #lema.


LE NOVITA’ PER LA ZONA GIORNO E GLI IMBOTTITI

Tra le novità,il tratto essenziale di Piero Lissoni, art director del marchio, ha dato vita a LUCE. Partendo dalla classica iconografia del tavolo, Lissoni ha lavorato sull’esasperazione delle sue caratteristiche per sottrazione: piano in Noce Canaletto e struttura in alluminio pressofuso bronzato si identificano nell’intensa leggerezza del disegno data da volumi e spessori minimi. Un nuovo tavolo, disponibile in diverse dimensioni, tutte fisse e quadrate, dall’impronta contemporanea, quasi tecnologica, pensato per arredare sia raffinati ambienti domestici sia sofisticati spazi contract.


Si rinnova anche la collaborazione con Christophe Pillet che firma tre nuove proposte dal raffinato esprit vintage: il mobile contenitore Steward, il tavolo Graceland e la bergère Lady Jane.

STEWARD è un elegante contenitore bifronte in legno, con raffinati dettagli in HPL laccato (spessore 6 mm) e base in metallo verniciato che unisce il fascino di un pezzo di manifattura ad un approccio progettuale contemporaneo tipicamente industriale. Un essenziale cubo in legno termo trattato, dal vago sapore retrò, con ante a ribalta a celare ampi vani e cassetti scorrevoli al servizio della zona living, perfetto anche come mobile bar. Stratificazioni di stili, con rimandi vintage anche per GRACELAND, tavolo rotondo, che gioca sulle forme pulite e razionali e si definisce nella struttura in metallo, dalla forte personalità, abbinata al piano proposto a #milano nell’elegante finitura laccato lucido. Sempre all’insegna della contaminazione stilistica, oggi approccio vincente per esprimere al meglio la contemporaneità più ricercata, le linee decise che riecheggiano le forme anni ’50 della raffinata e avvolgente LADY JANE. Una bergère, senza tempo, poetica eppure rigorosa, dall’anima polivalente, per la casa ma anche per l’ufficio.


Un’audace fluidità definisce la dormeuse asimmetrica EYDO di Francesco Rota, già autore di numerose proposte per #lema. Dall’impronta architettonica, invita al relax come dichiara il nome d’origine greca. Si definisce nella struttura aerea in metallo verniciato bronzo e dall’unico volume di seduta e schienale che, seppur rimandando grazie al suo spessore ridotto alla leggerezza di un’ala, avvolge e accoglie il corpo offrendo grande comfort. Le cuciture impunturate e il rivestimento in pelle impreziosiscono il progetto.


Sintesi di un pensiero contemporaneo ma dallo spirito vintage, la nuova poltroncina pranzo BEA di Roberto Lazzeroni, si distingue per l’anima asciutta e raffinata. Una proposta perfetta anche per il contract che crea una ideale famiglia di sedute passepartout insieme alla lounge chair Bice, progetto del 2015, di cui ne riprende le proporzioni misurate e le forme avvolgenti dello schienale a guscio. Con rivestimento in tessuto o pelle, si caratterizza per la lieve struttura in metallo bronzato.


Riconfermata anche la collaborazione con Matteo Nunziati che dopo il progetto per la madia Marble Arch del 2013 firma quest’anno la vetrina Glance e il divano Kaiwa. Dal carattere scultoreo, GLANCE è una raffinata sincrasi tra la forza del rovere termotrattato e la leggerezza del cristallo, delicatamente uniti dall’alluminio bronzato che ne delinea il perimetro.

L’atto del conversare ha invece ispirato il designer milanese nella definizione di KAIWA (conversare in giapponese, ndr), divano fisso a due posti, con una leggera base sospesa in metallo verniciato color bronzo che sostiene la seduta e lo schienale imbottiti. Una proposta capace di inserirsi in eleganti contesti domestici ma pensato in modo particolare per arredare lounge di raffinati ambienti contract.


Inedito anche il pouf poggiapiedi imbottito con leggera struttura in metallo color bronzo LENNOX di Gordon Guillaumier disegnato a corredo dell’omonima lounge-chair presentata lo scorso anno, per arredare un angolo privato dove abbandonarsi alla lettura e all’ascolto della buona musica. Particolare che ne ha ispirato anche il nome


SISTEMI GIORNO – SELECTA E T030

Lema è da sempre il partner ideale attraverso cui la personalizzazione della casa raggiunge la sua completezza. Il DNA dell’azienda è indissolubilmente legato alla produzione di sistemi su misura, sia per la zona giorno che per la zona notte, non a caso #lema è stata la prima azienda italiana a sviluppare un sistema su misura a spalla portante che negli anni si è evoluto nell’attuale Selecta.

Libreria per eccellenza, Selecta è stato il primo prodotto ad unire i dettagli del lavoro manuale sul legno ad una serie di innovazioni tecniche che ad oggi lo rendono uno dei più versatili dal punto di vista della composizioni, delle finiture e degli usi assimilandolo ad un vero e proprio prodotto ad hoc per ciascuna casa che sfrutta appieno la contemporaneità della meccanizzazione dei processi aziendali. Un programma in costante evoluzione che si rinnova al Salone 2016 con la nuova anta effetto paravento e le nuove griglie dagli spessori ridotti pensate per amplificare i vani di contenimento, creando piacevoli giochi grafici abbinandosi alle strutture già esistenti. Altra novità è rappresentata dalla finitura Rovere Grigio.


Insieme a Selecta, T030, altro fiore all’occhiello del brand, il sistema a casse di Piero Lissoni, altamente versatile sia per quanto riguarda le composizioni che le finiture e le colorazioni.Oltre a fornire il massimo della libertà progettuale grazie alle innumerevoli varianti possibili, con i raffinati accostamenti materici delle composizioni chiuse Box, assicura l’originalità e la preziosità di una piccola serie limitata. Studiate per facilitare la fase progettuale e logistica, rendere più semplice l’installazione e più contenuti i costi, i contenitori a parete Box si caratterizzano per l’elegante versatilità con giochi di vuoti e pieni grazie alle diverse ante che creano vani chiusi e spazi a giorno da usare in libertà.

Ad arricchire l’estetica del prodotto la matericità delle facciate in finitura Argilla.


LE NOVITA’ PER LA ZONA NOTTE

Firmato da Piero Lissoni lo scenografico letto JOBU. Una proposta decorativa seppur nella più tipica essenzialità del tratto stilistico del designer, attorno al quale costruire un ambiente dalla sofisticata eleganza. Un essenziale sommier con profili a contrasto a coda di topo è impreziosito dal disegno extra large della testiera, ispirata all’intramontabile fascino dei paravento. Proposta a #milano in un’elegante versione in velluto blu con telaio in rovere termotrattato, è disponibile anche con rivestimento in tessuto o pelle, sempre in coordinamento al sommier.

Di Daniel Debiasi e Federico Sandri, la collezione TIP composta da cassettone, settimanale e comodino, quest’ultimo in due versioni. Una proposta dal linguaggio contemporaneo ed essenziale costruita intorno ad una sequenza di pieni e vuoti segnati dal mix tra il rovere termotrattato della struttura e i frontali dei cassetti disponibili in laccato lucido e opaco oltre che nella sofisticata finitura Argilla, morbida e setosa al tatto e alla vista.


Cabine Armadio

La stanza da letto firmata #lema è pensata come luogo di benessere e di emozioni. Uno spazio a propria misura dove arredi, complementi e i sistemi – da sempre core business del brand - come le Cabine Armadio ne definiscono il sofisticato carattere.

Novenove di Officinadesign #lema e Hangar disegnata da Piero Lissoni - che quest’anno propone la nuova finitura in melaminico Larice Grigio arricchita dai particolari in alluminio anodizzato color Acciaio chiaro - puntano alla creazione di una zona per se stessi, un rifugio sicuro che sposta il suo fulcro dalla pura funzione di contenimento diventando vera e propria stanza da vivere, grazie anche alla presenza di sedute e complementi che ne arricchiscono l’estetica. La cabina armadio, per #lema, non rappresenta quindi il lusso nel senso più stretto del termine ma la visualizzazione di uno stato d’animo e di un modo di intendere la vita e i propri spazi.


Un armadio, infiniti armadi

Modularità e personalizzazione rappresentano da sempre la cifra stilistica di #lema. L’industrializzazione dei processi produttivi, abbinata alla minuziosa cura per il dettaglio, ha reso possibile il grande sviluppo della parte dedicata ai sistemi e quindi la nascita di un programma che potesse consentire la più grande versatilità nel settore degli armadi come Armadio al Centimetro, il sistema componibile che offre massima libertà costruttiva grazie all’ampia gamma di moduli disponibili e alla possibilità di adattarli secondo le dimensioni desiderate, in altezza, larghezza, profondità. La parte tecnica del sistema viene declinata in numerose varianti estetiche a seconda dell’anta che vi si applica: in questo modo l’armadio #lema si trasforma in infiniti armadi, ciascuno con un suo gusto e una sua ricercatezza e ogni anta crea un armadio.


Tra le proposte 2016, il nuovo Armadio DANDY di Officinadesign Lema definito dalle diverse anime dell’anta caratterizzata dal frame perimetrale in metallo bronzo e dall’ampia scelta dei pannelli: vetro trasparente, serigrafato con un delicato decoro effetto garzato, oppure rivestito con tessuto, pelle, carta da parati. Inedito anche l’armadio a battente KIRI di Giancarlo Vegni - taglio in giapponese - definito dai profili in alluminio abbinati ai pannelli in essenza o in laccato. La costante attenzione al dettaglio tipico di #lema ha portato alla progettazione dei nuovi ripiani con telaio in metallo e superfice effetto materico oltre che alla totale revisione della ferramenta per assicurare una migliore resa estetica.



LE DIVERSE INTERPRETAZIONI DELLA CASA #lema AL CENTRO DELLA SCENA – L’ALLESTIMENTO DI PIERO LISSONI

Lema si presenta al Salone del Mobile 2016 con uno spazio espositivo totalmente rinnovato, firmato daPiero Lissoni. Un progetto, dal carattere decisamente contemporaneo, contraddistinto da un delicato nitore. A segnare il fronte del nuovo impianto architettonico sono infatti i volumi trasparenti, due glass house che ospitano al loro interno raffinati ambienti domestici, espressione del discreto #design #lema.

Al centro, a scandire questi due spazi che catturano lo sguardo già al primo colpo d’occhio, si innesta la prospettica della nuova promenade, ideale collegamento con il cuore dello stand, il cui punto di fuga è rappresentato dal cubo di cristallo che ingloba la scala affacciata sulla zona lounge. Un’agorà intorno alla quale si diramano in un armonico fluire le diverse interpretazioni della casa #lema. Filo conduttore anche di questo secondo nucleo espositivo è la luminosità, in linea con lo stile mediterraneo che da sempre definisce la discreta alchimia dell’abitare tipica del marchio.

Nel vasto stand di circa mille metri quadri si svela quindi una panoramica delle innumerevoli possibilità che #lema offre integrando come in un’armonica partitura le diverse proposte a catalogo. I sistemi giorno fanno da cornice agli imbottiti e agli arredi mentre gli armadi e le cabine sono i punti di riferimento della zona notte. I colori e le finiture dei legni, dei laccati, dei vetri, dei tessuti e dei pellami raccontano un modo autentico ed informale di intendere la casa, incentrato sul viverla e non sull'estetica fine a se stessa. Nella successione degli ambienti ogni scelta sembra studiata per infondere calma e serenità.


La prima glass house presenta un ambiente domestico nella sua interezza. Nella zona dining trovano ideale collocazione le inedite proposte di Christophe Pillet: il mobile contenitore bifronte STEWARD in rovere termotrattato con dettagli in HPL e il tavolo GRACELAND con struttura in metallo verniciato color bronzo e piano in laccato lucido. Nuove anche le poltroncine pranzo BEA di Roberto Lazzeroni.

Accanto, la discrezione tipica dello stile #lema si rispecchia nel living che ospita i divani YARD di Francesco Rota con raffinato rivestimento in pelle completati dal mobile retro divano della stessa collezione e dal tavolino COURT YARD, sempre a firma di Rota, reinterpretazione del #design industriale degli anni ’60.

Al centro, tra i due divani, i tavolini MANSION di Christophe Pillet. Intorno, i tavolini SIGN con struttura in metallo bronzato e top laccati lucidi nei raffinati colori Impero, Aneto, Ciliegia e le poltroncine BICE con rivestimento tessile in un intenso verde Pavone, tutto di Roberto Lazzeroni. A muro, diversi elementi del sistema T030 di Piero Lissoni: sulla parete laterale, essenziali contenitori a scatola in rovere Carbone; su quella centrale, contenitori sospesi Box con vani a giorno, con strutture in rovere Carbone abbinate alle ante proposte nelle versioni in laccato lucido Nocciola e in finitura Argilla nei colori Ardesia e Polvere.

La raffinata eleganza della cabina armadio HANGAR di Piero Lissoni, nella nuova finitura in larice grigio con piani in vetro illuminati, scandisce il passaggio alla zona notte che vede al centro il letto tessile MADAMA di Officinadesign Lema. Ai lati, il nuovo comodino TIP di Daniel Debiasi e Federico Sandri con struttura in rovere termotrattato e frontali in Argilla Pepee i tavolini MR. ZHENG di Roberto Lazzeroni con top laccati nei colori Assenzio e Fumo. Ad impreziosire l’ambiente, l’inedita dormeuse EYDO di Francesco Rota con struttura in metallo bronzato a contrasto con il rivestimento in pelle panna, abbinata ad un tavolino MR. ZHENG con top laccato Paprika che conferisce un tocco di colore all’ambiente. A raccontare lo storico programma Armadio al Centimetro, la leggera trasparenza della nuova anta DANDY di Officinadesign Lema, con pannello in vetro trasparente, profili in larice moka e fianchi in rovere termotrattato.


Sul lato opposto, la seconda glass house ospita un grande e luminoso ambiente living che vede protagonisti i divani BRICK LANE di Christophe Pillet con un elegante rivestimento in tessuto color Lino naturale e la dormeuse EYDO di Francesco Rota, con struttura in metallo rosso amarena e raffinato rivestimento in pelle tabacco.

A definirne i confini, la sofisticata trasparenza delle vetrine GALERIST sempre di Pillet e l’elegante madia del sistema T030 di Piero Lissoni in laccato rosso Granata che si esalta nell’abbinamento con la struttura in metallo.

L’ambiente si arricchisce di numerosi complementi che contribuiscono a definirne l’elegante carattere: le poltroncine FELIX di Roberto Lazzeroni in pelle color cuoio; i tavolini CRUISE di Officinadesign Lema con piano in vetro Tortora, SIGN di Studio Kairos con struttura bronzo e piani in laccato lucido nei colori Impero, Granata e Marina e MR. ZHENG sempre di Lazzeroni con top laccato lucido Paprika.

Il cuore di questo spazio espositivo è rappresentato una seconda zona living, dalla dimensione espressiva più privata, delimitata da due imponenti librerie su misura SELECTA di Officinadesign Lema, in rovere Carbone, che superano i 4 metri di altezza. Quella sulla parete perimetrale, a tutta altezza, senza interruzioni, si caratterizza per il mix dei fondali in essenza e in tessuto e le ante in vetro trasparente con telaio bronzo e ripiani luminosi. L’altra, sempre in rovere Carbone, formata da due volumi sovrapposti verticalmente e separati da un setto, si distingue per le ante in essenza e le inedite griglie dagli spessori sottili che vanno a disegnare nuovi spazi di contenimento.

Al centro, due divani JERMYN di Gordon Guillaumier, in velluto verde, abbinati ai tavolini CRUISE di Officinadesign #lema in vetro titanio e SIGN di Studio Kairos con struttura bronzo e piano in laccato lucido Zolfo.





Sul fronte della glass house, il tavolo MEMO di Piero Lissoni con struttura in metallo verniciato rosso e piano in finitura Lava, abbinato alle sedie BAI-LU di Neri&Hu con seduta e schienale in pelle. Lungo la parete, una composizione sospesa del sistema T030 di Piero Lissoni che gioca tra la struttura in rovere carbone e la rarefatta palette cromatica delle ante in Argilla nei colori Pece, Mou, Ematite e Tortora. Proseguendo, il mobile contenitore COURT YARD di Francesco Rota e le lounge chair LENNOX di Gordon Guillaumier, in un raffinato rivestimento tessile, abbinate al nuovo omonimo pouf poggiapiedi, danno vita ad una raffinata zona relax. A lato, uno spazio home office accoglie lo scrittoio NOVELIST di Christophe Pillet in noce Canaletto e la sedia TABBY sempre di Guillaumier.


Alla fine della promenade, il racconto della casa #lema prosegue in un ambiente dedicato al divano MUSTIQUE by Gordon Guillaumier che si arricchisce quest’anno del nuovo modulo angolare, qui in un elegante tessuto panna. Completano il set, i tavolini MR. ZHENG di Roberto Lazzeroni con top in laccato opaco in Assenzio e Timo e le poltrone BICE di Roberto Lazzeroni in pelle Tabacco.

Lungo la parete, una composizione che unisce una libreria SELECTA in rovere carbone con ante in Argilla Pepe e Rovere Grigio al nuovo armadio DANDY di Officinadesign #lema con ante con telaio in bronzo e pannello rivestito in tessuto. I fianchi esterni sono in rovere termotrattato.


Lo spazio successivo vede al centro il nuovo tavolo LUCE con struttura in metallo e piano in Noce Canaletto abbinato alle sedie HATI, nella versione in paglia, tutto firmato da Piero Lissoni. Dietro, due armadiature TEXT con anta in Argilla Pepe e maniglie bronzo, interni in melaminico larice grigio e fianco esterno in rovere termotrattato. A separarle, creando un gioco di pieni e vuoti, una libreria sospesa SELECTA in rovere Carbone con nuovi elementi dallo spessore ridotto, tutto di Officinadesign Lema. I preziosi mobili bar WINSTON di Christophe Pillet, in noce Canaletto arricchiscono l’ambiente.


A seguire, uno spazio dedicato ai sistemi notte. Il concept della presentazione si è basato sulla creazione di un ambiente capace di trasmettere la stessa sensazione di comfort e calore che pervade gli ambienti living. Un piano sequenza senza interruzione di continuità e stacchi stilistici che vede ai lati due eleganti armadi DANDY con ante in vetro e tessuto, interni in larice grigio con ripiani in vetro e fianchi esterni in rovere termotrattato. Al centro, il nuovo cassettone TIP di Daniel Debiasi e Federico Sandri in rovere termotrattato con frontali dei cassetti in Argilla Pepe.


L’ambiente successivo vede indiscusso protagonista l’inedito letto JOBU di Piero Lissoni, rivestito in un velluto dall’intenso colore blu mare,completato dal tavolino FLOWERS di Roberto Lazzeroni con piani in laccato opaco nei colori Basalto e Antimonio e dal comodino TIP di Daniel Debiasi e Federico Sandri sempre in rovere termotrattato e cassetto con frontale in Argilla Pepe.

Dietro al letto, il racconto del programma Armadio al Centimetro e della sua massima personalizzazione è affidata ad una grande armadiatura, volutamente senza ante, con interni in larice grigio e ripiani in vetro.

A chiudere il percorso espositivo, il nuovo divano KAIWA di Matteo Nunziati che insieme ai tavolini SIGN di Roberto Lazzeroni crea un’elegante zona living.



LEMA LOUNGE

Dagli spazi domestici a quelli dell’ospitalità, i divani e le poltrone ABERDEEN di Officinadesign Lema insieme ai raffinati daybed YARD di Francesco Rota, corredati dalle poltroncine WING di Werner Aisslinger e dalle bergère LADY JANE di Christophe Pillet; dai tavolini DECK di Christophe Pillet e MR. ZHENG di Roberto Lazzeroni e dalle nuove vetrine GLANCE di Matteo Nunziati, arredano la grande lounge votata ad un’accoglienza dallo spirito rilassato. Oggi nella progettazione degli spazi di socialità la tendenza è quella di ricreare un senso di intimità domestica. Lo spazio offre quindi una lettura della vocazione al contract di Lema, sottolineando in questo la versatilità delle sue proposte e la loro libertà d’uso. #lema Casa e #lema Contract, le due divisioni del Gruppo, sfruttando infatti le sinergie tecnologiche e produttive sviluppate nel tempo, rappresentano congiuntamente il profondo valore aziendale nel saper soddisfare ogni esigenza progettuale, in termini estetici e funzionali. Da un lato, l’eccellenza della produzione seriale tipica di una grande industria, dall’altro la capacità manifatturiera che permette lo sviluppo di specifiche soluzioni custom-made.

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